giovedì 14 novembre 2013

Scambio di semi antichi,biologici e autoprodotti.





Seconda giornata di scambio di semi biologici autoprodotti e antichi


Domenica 17 Novembre a Sestri Levante (GE)

alle 15.00  ai giardini Mariele Ventre,vicino Pza. S.Antonio

ci sarà la seconda giornata di scambio libero di semi antichi.

Venite con i vostri semi e con ciò che voi autoproducete per conoscerci,scambiare oltre che i semi le nostre esperienze e per condividere una filosofia di decrescita felice in armonia con la natura e l'uomo.Vi aspettiamo......

    Non ci può essere sovranità alimentare senza sovranità sui semi.

Vogliamo rivendicare la libertà di conservare, utilizzare e scambiare sementi al di là dei limiti imposti dalle attuali leggi del mercato dei semi.

Tali leggi riservano lo scambio commerciale delle sementi alle sole varietà che siano state iscritte negli appositi registri nazionali. Le difficoltà nonché i costi di iscrizione ai registri rappresentano una barriera all'ingresso per le piccole realtà dedite alla riproduzione di varietà tradizionali, spesso tramandate da generazioni. I registri restano di fatto in mano alla sola industria sementiera che per ovvie ragioni commerciali seleziona per "adattamento ampio" - semi adatti a tutti i territori - e non per "adattamento specifico" - semi adatti ad un certo territorio. 

Ciò unito alla concentrazione del mercato dei semi - 5 multinazionali controllano il 75% del mercato dei semi, dice l'appello di Vandana Shiva ,attivista e scienziata indiana,rappresenta un serio pericolo alla salvaguardia della biodiversità. 

"la diminuzione della biodiversità, i cambiamenti climatici e la fame nel mondo sono tre dei problemi globali più frequentemente dibattuti ma discussi separatamente anziché come aspetti diversi dello stesso problema. ... Fin dagli albori dell'agricoltura i contadini hanno seminato, raccolto, conservato e scambiato semi modificando continuamente le proprie colture e favorendone l'adattamento a nuovi suoli, climi e usi durante le migrazioni (le vecchie varietà locali si sono formate in questo modo). Nel fare tutto ciò gli agricoltori hanno accumulato una quantità immensa di conoscenze, il cosiddetto sapere contadino". 

"incoraggiamo l'uso delle vecchie varietà locali e dei progenitori selvatici che possono ancora contribuire con geni utili, consente alle colture di continuare ad evolversi nelle mani degli agricoltori e rappresenta quindi un metodo molto dinamico per adattare progressivamente le colture ai cambiamenti climatici e migliorare la qualità del cibo."

 Salvatore Ceccarelli, genetista  

Ma tutto questo sarà possibile solo eliminando le barriere  e restituendo piena libertà all'attività di riproduzione dei semi.     


                                                                                                                                        

C'è una sola libertà: quella del proprio necessario sviluppo. Il seme è libero ma soltanto di trasformarsi in albero. Ognuno di noi è libero ma solo per diventare ciò che nella sua originale essenza era già. Gli ostacoli alla natural crescita si chiamano schiavitù.
Giovanni PapiniLa felicità dell'infelice, 1956



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